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BROLO
 Costituiva la zona agreste, i terreni attorno al grande insedia-mento monastico occupati dagli orti e dalle vigne del monaste-ro, formandone il "brolo", cioè il podere vicino, coltivato direttamente da famigli o fittavoli.
Attualmente è la zona compresa tra viale Arcella, via Bonazza e il cimitero.
Colore: VERDE
CAPODIPONTE

Zona borghese costituita dalle case e dalle botteghe di artigiani e commercianti, mugnai, calzolai, maniscalchi, falegnami e tes-sitori. Rione più popoloso, si estendeva fuori e oltre San Giaco-mo dei Molini (attuale Ponte Molino) dalla mura di Padova fino al santuario "della Cella".
Attualmente è la zona compresa tra via De' Menabuoi,
viale Ar-cella, via Aspetti e via D'Avanzo.
Colore: ROSSO
GRATE

Zona paludosa e poco abitata, all'epoca attraversata da un an-tico tratturo agricolo, appunto la stradella delle Grate, corrispon
dente all'attuale via Vecellio - strada del Bigolo. Nei pressi scor-reva uno dei tanti canali che circondavano Padova, dove por-tuali, barcaioli e lavandaie svolgevano le attività quotidiane.
Attualmente è la zona compresa tra via Bonazza e via Vecellio.
Colore: AZZURRO
MONASTERO

Zona situata attorno al monastero cosiddetto "della Cella", che
nella terminologia alto-medievale significava podere. Il centro monastico fu fondato attorno al 1200 dalle Povere Dame (Clarisse) e ospitò il Santo prima del Trapasso. A fianco si ergeva il convento dei frati francescani, attorniato da coltivazioni di noci.
Attualmente è la zona compresa tra via D'Avanzo, via De'
Menabuoi ed il santuario dell'Arcella. Colore: GIALLO
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